Come sciacquare la muta stagna in trilaminato
Sciacquare la muta è uno dei passaggi più importanti per far durare una muta più a lungo possibile. Nonostante sia un’abitudine che richiede poco sforzo, a volte viene trascurata.
Innanzitutto la muta andrebbe sciacquata dopo ogni immersione con acqua fredda e dolce per togliere i residui di sale, l’odore del lago o il cloro della piscina.
Sarebbe bene sciacquare la muta non appena finita l’immersione, aiutandosi con una doccia con un getto non troppo potente.
Per sciacquare la muta si deve procedere sempre dalla parte superiore alla parte inferiore per far scivolare tutti i residui senza che restino nelle pieghe nascoste.
Nel caso di una muta stagna in trilaminato, per prima cosa pulire il colletto e la protezione in neoprene con acqua dolce.
Sciacquare bene le maniche, il busto e la schiena.
Aprire la prima cerniera di protezione e sfregare delicatamente la cerniera stagna partendo dalla parte superiore verso la parte inferiore per tutta la sua lunghezza.
Sciacquare con abbondante acqua dolce le valvole di carico e scarico della muta.
Sganciare la fibbia fastex e sciacquare la parte ripiegata del busto telescopico.
Rimuovere tutti gli oggetti all’interno delle tasche e lavarle accuratamente. L’acqua uscirà dai fori di drenaggio.
A questo punto bisogna appendere la muta in un luogo ventilato per farla asciugare interamente sia dentro che fuori.
L’importante è non esporla mai alla luce diretta del sole per non rovinare il colore del Cordura, gli inserti e l’elasticità del latex o del silicone del colletto e dei polsini.
Non resta che togliersi la muta, piegarla e riporla nella borsa.
Prendetevi cura della vostra muta e lei si prenderà cura di voi.